“Quando il violino parla la lingua dei giorni nostri: applausi al Petruzzelli per Vacchi e D’Orazio” di Nicola Sbisà – Gazzetta di Bari, 2 dicembre 2016

Il rapporto del compositore Vacchi con il Petruzzelli ha dato ulteriori congrui fruttiInfatti il teatro gli ha commissionato un concerto per violino che era il nucleo portante del concerto diretto da Joan Axelrod solista il violinista ”mostro” Francesco D’Orazio.

Diciamo subito che l’opera dedicata a Livia Pomodoro (per l’occasione presente in sala e accolta anche dal Presidente della Regione Michele Emiliano) ”portavoce dei valori fondanti senza i quali l’arte sarebbe destinata a scomparire” ha chiosato l’autore si impone come creazione dal solido impianto e trascinante svolgimento e che – lo si può affermare senza alcuna remora – arricchisce in modo pregnate il repertorio contemporaneo delle creazioni per violino.

Le propensioni e il fervido e costruttivo interesse per il violino, dichiaratamente espresse dall’autore, sono alla base di un opera di ampio respiro che, nella sua indubbia modernità, riesce compiutamente a esaltare le potenzialità espressive dello strumento solista nel suo rapporto complessivo con l’orchestra – cui pure è affidato un ruolo rilevante, ricco e variegato calibrato con limpida visione da Axelrod – offrendo inoltre al solista – e non è poco – ampie occasioni per imporsi come brillante virtuoso. Pagina quindi di mirabile esemplare equilibrio e ricca di fascino nella quale con impegno sincero e deciso, D’Orazio, musicista notoriamente di vibrante musicalità e che una volta di più ha sfoggiato una assoluta padronanza dello strumento, ha colto in pieno lo spirito nei più riposti significati. Merito quindi alla politica programmatica perseguita con impegno e ampia e feconda visione dal sovraintendente Massimo Biscardi, che può ascrivere gli esiti più che positivi della “commissione” alla già congrua collana di successi fin ora ottenuti.

Un successo pieno decretato dal pubblico che – e non capita spesso con musiche contemporanee anche blasonate – ha apprezzato con sincero interesse l’opera nuova e l’impegno dei suoi interpreti confermando come la musica contemporanea se ha un suo solido impianto e pregnante significato e nel contempo è impeccabilmente eseguita, regge i capolavori del passato…